martedì 24 febbraio 2015

Ristorante Pizzeria Canturina - Cantù

Ed eccoci a parlare di un nuovo locale, sempre nella cara vecchia Brianza velenosa [cit.]. Anche se è più giusto dire vecchio locale, in quanto la Canturina esiste da molto tempo, solo che, onestamente, non l'avevo mai sentita nominare finché un mio amico non mi ci ha portato!
E allora, giù di recensione:

Il locale si trova in Via Milano, zona Vighizzolo: per capirci è la strada che dal centro di Cantù va verso Mariano Comense passando accanto all'Ipercoop. La zona è sostanzialmente residenziale, e il locale è pure fornito di un parcheggio che vi faciliterà l'accesso.
All'interno si presenta con una piccola veranda e una sala al chiuso, sempre poco capiente (50 posti?) e che dà l'idea di voler contenere più persone possibili: i tavoli sono inoltre disposti in maniera fantasiosa, cercando di sfruttare ogni centimetro e ridurre all'essenziale i passaggi, tanto che spesso vi ritroverete a dover stringervi al vostro desco, oppure a dover muovervi con la logica del senso unico alternato; l'arredamento del locale è evidentemente votato all'ultradecennale risparmio, con rivestimenti e finiture da fine anni '80, stile che si estende anche ai menu, mentre gli addobbi alla parete, seppur sobri, richiamano una certa cultura partenopea (Maradona, Totò et similia).


Il personale è cortese e disponibile, seppur non trasmetta una gran professionalità, e si limita a svolgere i doveri base del buon cameriere; anche dal punto di vista estetico si mantiene una certa formalità data dalla camicia bianca su pantalone nero (e gilet nero opzionale). Non ho voluto mettere alla prova la nostra cameriera con domande particolari, ho solo chiesto quali dessert fossero disponibili e lì ho notato difficoltà a ricordarseli tutti.

Cibo. Un locale con proprietari campani non può che direzionarmi in un unica scelta: pizza! Ed effettivamente c'è una discreta scelta di pizze dall'aria mediterranea ed invitante...che, assolutamente non tradisce!
Ora, come dico sempre, la vera pizza napoletana la trovate solo a Napoli, diffidate dalle recensioni che dicono "LA VERA PIZZA NAPOLETANAAH!!11!1!" in un locale a Busto Arsizio. Ma cavolo, questo locale ha il suo perché! Lo stile è quello napoletano, "contaminato" con i vizi della pizza lombarda, per cui il bordo è alto ma non troppo e le dimensioni sono belle ampie. Gli ingredienti sono di qualità molto buona, se voglio fare il pignolo posso dire che usano un'ottima mozzarella ma non è fiordilatte; i condimenti sono altrettanto validi ma, a conti fatti, gli abbinamenti a volte sono un po' forzatini, tendenti alla gozzaggine. Nota di incredibile merito all'olio piccante che, nonostante sia servito in un barattolo di vetro con cucchiaino, dall'igiene discutibile, è favoloso: non è troppo forte da bruciarti il palato, ma anzi riesce a farti apprezzare anche la qualità dell'olio e il sapore dei peperoncini freschi.
Il coperto è completo e con un costo nella norma, nulla da apprezzare né da criticare.

CONCLUDENDO: il ristorante offre uno spazio piuttosto risicato che richiede quasi obbligatoriamente la prenotazione (io ci sono stato a metà settimana ed era comunque stipato), non offre una eccessiva cura degli ambienti o del servizio, salvo non siate amanti delle auto che passano per una strada di Provincia, ma dà il suo meglio nell'offrire pietanze di buona qualità e bontà. I prezzi sono nella norma per quanto riguarda pizze, bevande e coperto, quindi merita di essere provato e (se volete) apprezzato. VOTO: 7.


Pace e bella, il Vostro Rykkij!

PS: ho fatto una gita, magari vi parlo di qualche posticino che ho provato...

domenica 1 febbraio 2015

Lo Spizzicottino - Erba



Si comincia col botto, recensendo una consolidata realtà che da pochi mesi offre anche un servizio al tavolo. Perché chiunque a Erba conosce la pizzeria d'asporto Lo Spizzicotto.

Il locale si trova a ridosso di Piazza Mercato, più precisamente in Via Volta, giusto accanto alla "sorella maggiore", con la quale condivide il forno. Non difficile da individuare per chi viene da fuori, non è fornita di un parcheggio proprio ma tutt'intorno sarà piuttosto facile trovare un posto auto, sia a pagamento che free; in ogni caso, per orientarvi, vi ho messo qui sopra la foto della porta d'ingresso!
All'interno si presenta con pareti in muratura a vista, con appesi alle pareti quadretti e oggettini facenti riferimento alla cultura napoletana e...chitarre??? Ah, è una trovata pubblicitaria di un negozio di strumenti musicali di Erba. Meh. Comunque, a parte quest'ultima cosa, è carino come impatto visivo; rimane molto piccolo (i posti a sedere saranno più o meno 50) per cui consiglio vivamente la prenotazione, molto rustico e colorato, con forniture in legno belle anche al tatto.

Il servizio è professionale, preciso e attento, pur mantenendo una linea cortese e "familiare". Verrete accolti all'ingresso, accompagnati al tavolo e stuzzicati con prosecco e piccolo aperitivo prima di effettuare le comande. Eventuali richieste riguardo le portate o servizi aggiuntivi sono state accolte ed esaudite senza problemi. I tempi e i modi del servizio sono stati ottimi, ma forse qui ha influito la scarsa clientela...

Ed eccoci al cibo. Considerando la storia del locale, non potevo non ordinare la pizza! Qui c'è da fare una piccola parentesi: sulla loro pagina Facebook scoprirete che il pizzaiolo utilizza solo ingredienti di origine biologica o comunque dalla qualità garantita, dalla farina all'olio ai condimenti (scoprirete inoltre una certa propensione pentastellata ndR). Questo, sul prodotto finito, si sente eccome!
La pizza è in formato "nordico", cioè ben cotta e con bordi bassi e larghi, quindi lontana dalla tradizione napoletana ma vicina ai gusti locali; detto ciò, gli ingredienti sono fantastici, esprimono un sapore definito e ben amalgamato, dimostrandone la qualità: parlando di pizza, è impossibile non evidenziare il sapore del pomodoro, né troppo dolce né con note acide, o dell'impasto che non resta a lievitare nello stomaco nelle ore successive il pasto! Oltretutto si avrà la possibilità di scegliere farine differenti per gli impasti, andando incontro a gusti particolari o eventuali allergie (si parla, ovviamente, di farina integrale, di kamut, di farro etc.). Nota finale, la pizza sazia, non c'è stato bisogno di attingere alla carta dei dessert!
Il coperto è appena sufficiente, trattandosi di posate, bicchieri e una banalissima tovaglietta di carta. Purtroppo scende ridicolmente sotto la soglia d'ammissione vedendo il suo costo: probabilmente quel servizio di prosecco, aperitivo e sorrisi iniziale non è gratuito...

CONCLUDENDO: un locale piccolo e molto curato (circa), con un servizio attento e preciso, le dimensioni potrebbero renderlo incline alla confusione se riempito ma considerando la qualità della pizza potrebbe valerne la pena! Ovviamente, tal qualità si paga, per cui aspettatevi prezzi sopra la media. VOTO: 8.5

Pace e bella, il Vostro Rykkij!

Alla prossima, con un'altra pizzeria brianzola!

venerdì 30 gennaio 2015

Linee guida!

Dopo diverso tempo, fatto di incertezze sui temi trattati e pura pigrizia, eccomi a delineare come saranno gestite le recensioni da qui a proseguire!

Ho deciso di strutturare la mia disamina in tre macro-argomenti, più una valutazione finale comprensiva del superclassicissimo !!!VOTO!!! che sarà, per comodità e comprensione, in decimi.
(in realtà inizialmente avevo pensato una valutazione di tipo universitario in trentesimi, ma dopo i cinque secondi di "minchialaffigatadefinitivaforevah" ho accantonato per effettiva poca praticità)

Prima di inoltrarmi nei tecnicismi, voglio ribadire una cosa importante: le recensioni sono esperienze mie personali, prima ancora di insindacabili giudizi. Questo non significa che debbano essere sindacati eh! Però tenete presente che se qualcosa non va bene, può anche darsi che questo sia un caso, una sfortunata coincidenza in cui io posso incappare!

Ma bando alle ciance, ecco i tre punti focali:

  • Locale:  comprende la posizione, l'accessibilità, i parcheggi, e poi l'arredamento, la disposizione dei tavoli e la vivibilità dello stesso;
  • Servizio: va a vivisezionare tutti i lati del rapporto che si ha col personale, dalla prenotazione all'accoglienza, dai modi di porsi coi clienti (cioè me) ai tempi di attesa;
  • Cibo: (epperforza!) cercherò di valutare il menu dal punto di vista quantitativo e qualitativo, darò un giudizio su ciò che mangerò, sulla generale cura delle portate e sul cosiddetto "coperto".
Pace e bella, il Vostro Rykkij!

 Ok: ho la presentazione, ho esposto il sistema di valutazione, ora si dia inizio alle danze!